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Domanda (29.11.2013)
Sono una docente di Scienze Naturali e quest’anno mi è stato chiesto di svolgere un’attività per due
classi di prima media sulle mele (per l’educazione alle scelte) e mi chiedevo se da voi riuscissi a recu-
perare alcune varietà.

Risposta

La ringrazio per il suo interessamento al ramo frutticolo, purtroppo arriva un po’ in ritardo, la produzione ticinese è terminata. La commercializzazione della produzione indigena viene smerciata subito, poiché non abbiamo delle strutture di conservazione.

Concernente le varietà scelte posso apportare queste informazioni complementari:

Elstar v. semi-precoce (in Ticino sta perdendo il suo interesse, lavoro di dirado dei frutticini impegnativo, pezzatura media a piccola)
Starking v. abbandonata, ai tempi (1960-70) serviva per l'impollinazione della Golden. I consumatori non l'hanno più apprezzata a causa della sua farinosità.
Questo inconveniente era sovente dovuto a una raccolta troppo tardiva. Tuttora è sostituita da varietà della medesima famiglia come le Red Delicious, Red Chief, ecc.
Gala La famiglia delle Gala è vasta. Oggi si punta soprattutto su quelle varietà molto più colorate come la Galaxy (rosso intenso). Da noi la Gala ha difficoltà nella colorazione in quanto matura verso il 20-fine agosto, in un periodo ancora molto caldo, mancando una differenza marcata di temperatura tra la notte e il giorno ciò si fa sentire sulla colorazione.
Per queste ragioni si coltiva o la Royal Gala o meglio ancora la Galaxy
Golden Delicious questa varietà sta perdendo sempre più terreno, malgrado che sia una buona mela e viene soppiantata da altre nuove varietà, In Ticino abbiamo diversi problemi colturali che vanno dall'alternanza di produzione (un anno si ha una produzione e l'anno successivo è scarsa o nulla), è soggetta a una malattia da fungo che è la ticchiolatura che colpisce sia le foglie che il frutto.


Ho interpellato un produttore di mele per vedere la sua disponibilità, mi ha risposto che tutte le sue mele sono state sia vendute o trasformate in succo.
Al supermercato attualmente trova facilmente queste varietà:
- Gala (famiglia)
- Golden Delicious
- Red Chief o simile (al posto della Starking)

Mi rincresce che non possiamo aiutarLa di più, in attesa di una risposta, cordialmente saluto.

Alberto Sassella

Domanda

Un socio chiede, in data 4 settembre 2013, se è ancora in tempo per innestare un ciliegio.

Risposta

È l'ultimo momento per l'innesto a corona di un ciliegio come pure per i prugni o susini. Non dimenticare di ricoprire con del mastice d'innesto le marze.

Il prelievo delle marze viene eseguito al momento dell'innesto, bisogna tagliare subito le foglie lasciando un pezzetto di peduncolo, il quale può servire per l'introduzione della gemma sul soggetto (innesto a gemma). Avvolgere le marze in un panno umido oppure in un giornale inumidito per evitare la perdita di umidità.

Può ancora tentare anche l'innesto a gemma su soggetti di piccolo calibro (grossezza di un mignolo o indice) oppure sui rami di un anno che formeranno la struttura principale dell'albero. La posa di due gemme può dare maggior sicurezza di riuscita.

Il problema è il ritorno del freddeo che impedisce la saldatura della marza o della gemma per il ritiro della linfa.

Per prudenza a fine gennario dovrà prelevare delle marze per un eventuale reinnesto se questo non ha funzionato. Le marze vanno conservate in un sacchetto o in una bottiglia PET ben chiusi (senza acqua) e posti in fondo al refrigerante di casa.

Domanda

Ho un caco al quale si sono rotti i rami principali a causa del vento.
Ho provveduto a fissare, alzandoli, i bassi rami laterali rimasti.
Allego foto.
E' opportuno porre del mastice sulle "ferite" lasciate dai rami spezzati?In caso affermativo, posso usare cera d'api presa dai miei alveari, riscaldata e plasmata sulle ferite?Sarei veramente lieto di una sua cortese risposta. Grazie.


Risposta

Questo problema sulla rottura dei rami delle branche principali è dovuto innanzitutto dal loro punto d'inserzione sul tronco.
Quando si crea la struttura, sulle giovani piante, sul perno si cerca di sceglierli le branche differenziate in altezza per evitare questi scosciature.
Un fattore che ha influito, sul suo caco, è stato il taglio del perno vicino alle branche principali, la ferita che è venuta a crearsi, col tempo, ha iniziato a marcire, togliendo la solidità dei rami.

Soluzione:

  • legare con un tirante le due branche principali per evitare che si spaccano in mezzo, oppure sostenerle con due puntelli (forche), come ha già provveduto.
  • dove si vede la ferita, lisciare le asperità ed applicare della cera d'api, eventualmente incorporare un po’ di rame (Cuprofix) che è un prodotto contro i funghi
  • comunque difficilmente si rimargineranno, la parte lesa è troppo importante

 

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In questa sezione pubblichiamo domande riguardanti varie tematiche e le relative risposte fornite dalla nostra associazione